Published online by Cambridge University Press: 23 April 2018
This article examines the surrogacy debate that has developed within contemporary feminist and LGBT movements in Italy, following the approval of the law on civil unions at the beginning of 2016. This debate has been marked by a deep fracture between those who see in surrogate motherhood a chance to imagine new forms of social bonds and those who consider that women’s wombs and newborn children can never be the object of an economic ‘exchange’. I will first analyse the most controversial positions held by some feminists who have participated in the debate, which revolve around the centrality of the maternal figure. Then I will outline a brief history of the social construction of pregnancy, linking it to changes in the marketplace and the birth of biopolitics. Finally, with the help of Angela Putino’s philosophical thought I will advance a potentially different feminist approach to the issue of surrogate motherhood.
In questo articolo prendo in esame il dibattito italiano sulla maternità surrogata che si è sviluppato all’interno dei movimenti femministi e LGBT a partire dalla discussione sulla legge sulle unioni civili all’inizio del 2016. Questo dibattito è stato attraversato da una profonda frattura tra chi vede nella maternità surrogata una possibilità di immaginare nuove forme di legami sociali e chi considera che gli uteri delle donne e i neonati non possano mai essere oggetto di ‘scambio’.
Nel testo analizzo le posizioni più discusse di alcune femministe per mostrare come ruotino attorno alla centralità della figura materna. In seguito propongo una breve storia della costruzione sociale della gravidanza e le metto in relazione ai cambiamenti nel mercato e alla nascita della biopolitica. Utilizzo, infine, il pensiero di Angela Putino per mostrare un possibile diverso approccio femminista al tema della maternità surrogata.