Published online by Cambridge University Press: 04 June 2020
Ephemeral architecture was the antithesis of the permanent buildings typical of the ‘Fascism of stone’, and yet many architects took advantage of this paradox to create an imaginary Rome. A widespread use of ephemeral structures was made around 1938, during the Mostra Augustea della Romanità and Hitler's state visit to Italy, in order to support a political programme that marked the totalitarian turn in the Fascist regime after the foundation of the empire and aimed at strengthening the alliance between Fascist Italy and Nazi Germany. Relying on methodologies of particular relevance to Roman art history and on various sources unknown to date, this paper investigates the relationships between ephemeral architecture and romanità. The case study is a monumental tribune built in via dei Trionfi that inevitably suffered a damnatio memoriae: a combination of classicizing and futuristic decorations, it looked back at ancient Rome and, at the same time, highlighted the Fascist regime's aspirations to might and modernity.
L'architettura effimera era l'opposto delle strutture permanenti tipiche del ‘fascismo di pietra’ ma, nonostante ciò, molti architetti approfittarono di questo paradosso per creare una Roma immaginaria. Un uso diffuso di strutture effimere si registrò intorno al 1938 durante la Mostra Augustea della Romanità e la visita di Hitler in Italia, a favore di un programma politico che marcava la svolta totalitaria del regime fascista dopo la fondazione dell'impero, per rafforzare l'alleanza tra l'Italia fascista e la Germania nazista. Basandosi su metodologie di particolare rilevanza per la storia dell'arte romana e utilizzando varie fonti finora sconosciute, questo articolo esamina il rapporto tra architettura effimera e romanità. L'oggetto principale di studio è una tribuna monumentale costruita nella via dei Trionfi che, inevitabilmente, ha sofferto una damnatio memoriae: un misto di decorazioni classicheggianti e futuristiche, si rifaceva all'antica Roma e, allo stesso tempo, evidenziava le aspirazioni alla potenza e alla modernità del regime fascista.
I thank the editors, Alison Cooley and Aristotle Kallis, as well as two anonymous readers of PBSR for suggestions and criticism. I also wish to thank Professor Paolo Nicoloso (University of Trieste) for his helpful feedback, Mrs Maria Quintiliani for a tour at the Istituto Storico e di Cultura dell'Arma del Genio, the staff of the Archivio Storico Capitolino, Rome (ASC) (especially Dr Paola Carcaterra) and of the Archivio Centrale dello Stato, Rome (ACS) (in particular Dr Mirco Modolo). Last but not least, special thanks to Lauren Golden.
Archivio Centrale dello Stato, Rome
Ministero della Cultura Popolare
Ministero dell'Interno
Ministero dei Lavori Pubblici
Ministero della Pubblica Istruzione
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Segreteria Particolare del Duce
Archivio Storico Capitolino, Rome
Gabinetto del Governatore, 1938, Visita di Hitler a Roma
Archivio Storico della Camera dei Deputati, Rome
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