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Published online by Cambridge University Press: 22 September 2020
This article draws attention to the understudied literary career of one of Italy's most famous patriots, Giuseppe Garibaldi. From 1868 to 1874, Garibaldi wrote and published three novels: Clelia (1870), Cantoni (1870), and I Mille (1874). Scholars have recognised the works as evidence of Garibaldi's anticlericalism and dissatisfaction with Italy's political moderatism, but have not yet sufficiently shown how the novels reveal the influence of Garibaldi's involvement with the female emancipation movement and his personal relationships with unconventional women. While Garibaldi is less well-known for his feminism than other men of the left, like Giuseppe Mazzini, his fictional heroines celebrate female physical strength and violence, offer women a means of participating in the nation outside the home, and challenge the predominant sexual double standard. While acknowledging that Garibaldi often conformed to prevailing patriarchal literary conventions, this article argues that his novels simultaneously offer support for the values of female emancipation.
Quest'articolo esamina la carriera letteraria poco studiata di uno dei patrioti più famosi d'Italia, Giuseppe Garibaldi. Dal 1868 al 1874, Garibaldi scrisse e pubblicò tre romanzi: Clelia (1870), Cantoni (1870) e I Mille (1874). Le opere sono riconosciute come prova del suo anticlericalismo e insoddisfazione per il moderatismo politico italiano, ma non come evidenza della sua partecipazione nel movimento di emancipazione femminile e le sue relazioni personali con donne non convenzionali. Mentre Garibaldi è meno noto per il suo femminismo rispetto ad altri uomini della sinistra, come Giuseppe Mazzini, le sue eroine letterarie celebrano la forza fisica e la violenza femminile, offrono alle donne un mezzo per partecipare nella creazione della nazione fuori casa e sfidano le ingiuste leggi sessiste per le donne. Sebbene si possa riconoscere che Garibaldi si conformasse spesso alle convenzioni letterarie patriarcali, quest'articolo sostiene che allo stesso tempo i suoi romanzi supportino i valori dell'emancipazione femminile.