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VETO PLAYERS E INTERAZIONE FRA ESECUTIVO E LEGISLATIVO: IL CASO ITALIANO
Published online by Cambridge University Press: 17 July 2018
Introduzione
La maggior parte degli studi sul parlamento italiano durante la prima repubblica, rende conto delle caratteristiche permanenti della produzione legislativa (Di Palma 1978; 1987). Gli studiosi che hanno prestato attenzione al mutamento hanno finito per considerarlo come la manifestazione matura di quei fattori.
Sia le spiegazioni delle caratteristiche generali del processo legislativo nel parlamento italiano, sia le spiegazioni della sua evoluzione nel tempo appaiono problematiche. Se per esempio la polarizzazione e la sfiducia reciproca fra le principali forze politiche servono a spiegare l'assenza (o la presunta assenza) di grandi riforme e sostanziali mutamenti di politica (Di Palma 1978; Sartori 1974), perché è proprio quando la polarizzazione, e verosimilmente anche il grado di sfiducia, si attenuano che il governo fatica maggiormente a ottenere per vie ordinarie l'approvazione dei propri disegni di legge, normalmente dal contenuto più ambizioso e indirizzati ad una platea più ampia di quelli di origine parlamentare? Se l'elevato grado di consenso nell'approvazione delle leggi è una conseguenza della peculiare attitudine culturale della nostra classe politica all'accordo, se non addirittura alla collusione (Pizzorno 1993), perché lo stesso fenomeno è presente in altri sistemi politici, come per esempio negli Stati Uniti, della cui somiglianza culturale al caso italiano è lecito dubitare?
Summary
Most studies of the Italian parliament during the so called First Republic try to explain the permanent characteristics of legislative output. Scholars trying to account for the change usually interpret it as the complete fullfilment of structural factors operating since the beginning of the Italian Republic. Both explanations of the general characteristics of law-making and explanations of the law-making change along the years seem quite puzzling. For instance, if the political polarization among the main parties are to explain the lack of great reforms and substantive policy changes, why does the executive find it more difficult to pass its legislation exactly when polarization and mistrust are presumed to decrease? If the high rate of consensus in passing the bills is an effect of cultural attitudes of Italian political élites towards agreement (if not collusion), why can one find the same phenomenon during some periods in other political systems such as the United States, presumably culturally different from Italy? In this article the author partially modifies the Veto Players Model, introduced by Tsebelis in 1995, to give an interpretation of Italian law-making change. Applying rational choice theory to the analysis of institutions, the author shifts the attention to decisional rules and their effects. The parliamentary party fragmentation and the depolarization process seem the crucial explanatory variables, no matter how many actors participate in the government coalition. The depolarization process seems to play a counterintuitive role because of the lack of executive agenda power.
- Type
- RICERCHE
- Information
- Italian Political Science Review / Rivista Italiana di Scienza Politica , Volume 31 , Issue 1 , April 2001 , pp. 109 - 137
- Copyright
- Copyright © 2001 by Società editrice il Mulino, Bologna
References
Riferimenti bibliografici
- 5
- Cited by