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UN PARADIGMA PER L'INGEGNERIA SOCIALE
Published online by Cambridge University Press: 14 June 2016
Introduzione
Il termine ≪ ingegneria sociale ≫ è stato coniato in ragione della pressante ricerca di soluzioni di urgenti bisogni sociali. Quando Gunnar Myrdal analizzò il problema della minoranza negra negli Stati Uniti con l'intento di proporre qualche raccomandazione, egli era probabilmente il primo a usare consapevolmente questo termine in maniera metodologica: ≪ Si crede comunemente che la ricerca pratica che coinvolge una pianificazione razionale — quella che abbiamo osato chiamare “ingegneria sociale” — sia essenzialmente di natura emotiva. Ciò è errato. Se vengono introdotte premesse di valore in maniera completa e razionale, la pianificazione di un cambiamento sociale indotto non è per sé piú emozionale della progettazione di un ponte o di un censimento. Anche prima dello studio dell'ingegneria sociale vera e propria, il tener chiaramente conto nella ricerca delle proprie premesse di valore de-emozionalizza la ricerca. Emozione e irrazionalità portano tutto il loro peso nella scienza proprio quando le valutazioni vengono tenute coperte o rimangono nascoste nei cosiddetti “fatti” ≫. E ancora: ≪ Dal punto di vista delle scienze sociali questo significa, fra l'altro, che vi sarà una crescente richiesta di ingegneria sociale. Diverse cose che per molto tempo sono state soprattutto problemi di adattamento individuale, verranno sempre piú determinate da decisioni politiche e da regolamentazioni pubbliche. Entriamo in un'epoca in cui teorie operazionali e teorie scientifiche dei rapporti causali saranno considerate mezzi di pianificazione del cambiamento sociale controllato ≫.
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- Italian Political Science Review / Rivista Italiana di Scienza Politica , Volume 3 , Issue 2 , August 1973 , pp. 389 - 405
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