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RICAMBIO ELETTORALE E IDENTIFICAZIONI PARTITICHE: VERSO UNA EGEMONIA DELLE SINISTRE?
Published online by Cambridge University Press: 14 June 2016
Introduzione
I risultati delle elezioni amministrative del 15 giugno hanno fatto da sfondo ai dibattiti politici di questi ultimi mesi ed hanno condizionato i comportamenti e le tattiche dei protagonisti della vita politica. Difficoltà, sbandamenti, tentativi di «rifondazione» nella DC, dibattito all'interno del PSI sulla strategia del partito nel futuro, rinnovate aperture e prese di posizione del PCI, incertezza e posizione di attesa negli altri partiti, tutto ciò riflette in larga misura i mutamenti intervenuti nella forza dei partiti a seguito delle elezioni per il rinnovo dei consigli comunali, provinciali e regionali che hanno interessato la quasi totalità dell'elettorato (vedi Tabella 1). Il successo riportato dalle sinistre il 15 giugno è stato generalmente interpretato da politici ed osservatori come una svolta molto significativa non solo agli effetti della formazione degli organi di governo a livello locale, ma anche agli effetti del quadro politico piú generale, cioè degli schieramenti e degli assetti del sistema partitico in sede nazionale negli anni futuri. Ai dirigenti politici, insomma, i mutamenti nei rapporti di forza intervenuti il 15 giugno hanno posto con urgenza il problema di riesaminare, adeguare o eventualmente re-inventare strategie adatte alla nuova situazione.
Summary
This paper presents an interpretation of the results of the regional and provincial elections held in Italy in June of 1975. The implications of the success of the Left for coalition realignments at the national level are explored.
In 1975 changes in the overall distribution of the votes represented only a modest departure from the pattern of voting that has prevailed in the postwar period. However, the outcome of the election appears to have a significant impact on coalition alignments.
To some extent, the results of the 1975 election can be explained by changes in the composition of the electorate, particularly the new electoral law granting the suffrage to persons over 18 years of age. The success of the left can be attributed to lower attrition rates, disproportionate gains among the new voters and defections from other parties.
Two secular trends appear to be responsible for the erosion of the support base of moderate parties. The first is a decline of the Catholic tradition. resulting from: a) less intense commitment by the Church; b) decay of the Catholic organizational network; c) decline in religious practice and clericalism.
The second is the changing image of the Communist party. A number of objections against the Communistparty appear to be declining. This trend is attributed to a) the stands taken recently by the PCI; b) the changing attitudes by non communist elites; c) the role of the media.
A continuation of these trends will bring about in the near future either the (historic compromise' ora pel-PSI coalition in power at the national level. In either case the PCI will playa much more significant role in Italian politics. A coalition of the left is more likely to inaugurate a long period of rule by the Left than to be the beginning of a regular cycle of alternation in office of different blocs of parties.
- Type
- Ricerche
- Information
- Italian Political Science Review / Rivista Italiana di Scienza Politica , Volume 5 , Issue 3 , December 1975 , pp. 515 - 544
- Copyright
- Copyright © Società Italiana di Scienza Politica
References
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6. Da sottolineare il fatto che nell'ambito dello schieramento di centro-destra solo la percentuale dei simpatizzanti DC varia sistematicamente con l'età. Nel caso degli altri partiti si registrano solo oscillazioni di piccola entità.Google Scholar
7. Il computo ovviamente si riferisce solo alle 92 province in cui nel 1975 si tennero elezioni regionali o provinciali.Google Scholar
8. Nel 1972 il 90,2% degli aventi diritto al voto espresse un voto valido. Nel 1975 il corrispondente valore fu dell'89%.Google Scholar
9. Poiché il computo della Tabella 3 è fatto in termini di voti validi il totale delle cancellazioni è di 1.350.000 circa, cioè il 10% in meno del numero delle cancellazioni stimato sopra.Google Scholar
10. È evidente che i saldi riportati nella Tabella 6 sono compatibili con diverse combinazioni alternative di flussi attivi e passivi tra i diversi partiti.Google Scholar
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13. I dati della Tabella 7 sono una rielaborazione di valori pubblicati su «Ricerche Demoscopiche», VI (maggio-giugno 1974). Mentre nella fonte la base delle percentuali era il numero di intervistati, nella tabella la base è il numero delle risposte.Google Scholar
14. Le fonti dei dati riportati nella Tabella 8 sono le seguenti: per il 1956 e il 1961 inchieste Doxa, per il 1959 ricerca Almond e Verba, per il 1969 e 1974 ricerche Demoskopea, per il 1968 e il 1972 ricerche Barnes e Sani.Google Scholar
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16. Fonte dei dati della Tabella 9: per il periodo 1953–1970, «Bollettino Doxa», XXIV (aprile 1970); per il 1972 ricerca Barnes-Sani.Google Scholar
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