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LO STATO IN AMERICA LATINA

Published online by Cambridge University Press:  14 June 2016

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Introduzione

Il punto di partenza di questo articolo è la convinzione che non è possibile elaborare una teoria generale dello Stato valida per tutti i tempi e per tutti i paesi, ma che è necessario, invece, cercare di individuare le variabili piú significative delle diverse esperienze storiche e costruire su questa base tipologie dinamiche e comparate che consentano di porre altre domande feconde sul ruolo dello Stato con particolare riferimento al suo intervento nell'economia. Il presente articolo intende fornire un contributo in questo senso sulla base specifica dell'esperienza latinoamericana.

Summary

Summary

The State in Latin America has followed a historical path that is different from the pattern observed in the more advanced industrial capitalist societies. First, the share of public expenditure in the GDP in Latin America reached levels that in the more advanced countries were only reached when they were far more industrialized and urbanized. Second, the composition of these expenditures in Latin America is economic in essence, with little or no concern for social development. Thus, controlling for relative size, the State in Latin America is essentially « developmentalist », contrasting with the social welfare state of the more advanced countries. Third, the extraordinary growth of public expenditure in Latin America was largely due to the multiplication and growth of public enterprises, to a much greater extent than in the advanced capitalist societies. Fourth, this growth took place in historical socio-economic movement in which a substantial share of the population was rural, illiterate and ununionized, suggesting that the burdens of growth were carried mainly by the poorer agricultural classes. These findings suggest a large degree of specificity in the Latin American States, which is not adequately explained by traditional, eurocentric theories of the State.

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References

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25. Cfr. Wilkie, J., Statistics and National Policy, cit., p. 106.Google Scholar

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28. Cfr. Baer, W., op. cit. , p. 274.Google Scholar

29. Ibidem. Google Scholar

30. Dati tratti da Wilkie, J., Statistics and National Policy, cit., p. 106.Google Scholar

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33. Dati tratti da Musgrave, R., op. cit. , pp. 9495 e da Peacock, A. T., op. cit. Google Scholar

34. In periodi di «costruzione nazionale», lo Stato aumenta notevolmente le sue spese, in gran parte a causa dei costi piú alti dei trasporti e delle comunicazioni. Questo fu il caso della Germania, in cui il rapporto tra formazione del capitale nel settore pubblico e formazione del capitale interno raggiunse il livello piú elevato tra il 1875 e il 1879 (36%); in Australia, in cui le ferrovie assorbirono circa il 40% di tutti gli investimenti pubblici tra il 1860 e il 1920; in Canadá, in cui coprirono oltre il 50% tra il 1905 e il 1915 e in Giappone, in cui rappresentarono dal 20 al 30% di tutti gli investimenti pubblici tra il 1900 e il 1930. Anche le spese militari sono molto importanti in alcuni paesi e lo erano particolarmente in Giappone. Vedi Reynolds, L. G., Public Sector Saving and Capital Formation, in Ranis, G. (ed.), op. cit. , pp. 516552.Google Scholar

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38. Vi sono ragioni per credere che la vera percentuale è molto piú elevata. In primo luogo, i dati non comprendono la popolazione india, calcolata in 35.000 individui, che parla esclusivamente guarani; in secondo luogo, i dati comprendono solo la popolazione realmente intervistata, senza nessun tentativo di compensazione della sottovalutazione.Google Scholar

39. Per un'elaborazione di questo punto, si veda Ardant, G., Financial Policy and Economic Infrastructure of Modern States and Nations , in Tilly, C. (ed.), The Formation of National States in Western Europe, Princeton, Princeton University Press, 1975, pp. 164242.Google Scholar

40. Cfr. Ary Dillon Soares, G., Estado e dependência na América latina, University of Florida, Center for Latin American Studies, manoscritto inedito, 1976.Google Scholar

41. Utilizzo qui il concetto di «contadini» in senso lato, comprendendovi parecchi tipi di occupazione, ognuno con i propri rapporti sociali di produzione. In un'analisi piú dettagliata, questo uso in senso lato sarebbe inadatto poiché si dovrebbero utilizzare concetti piú precisi, come per esempio mezzadro, piccolo proprietario, yanacona, agregado, afuerino, ecc. Tuttavia, l'elevato livello di astrazione di questo articolo richiede questa ampiezza concettuale.Google Scholar

42. Cfr. Ary Dillon Soares, G., A questão agrária na América latina, Rio de Janeiro, Zahar Editores, 1976.Google Scholar