Hostname: page-component-78c5997874-ndw9j Total loading time: 0 Render date: 2024-11-04T19:07:24.873Z Has data issue: false hasContentIssue false

I PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA: UN GRUPPO A SOSTEGNO DI UNA LEADERSHIP?

Published online by Cambridge University Press:  17 July 2018

Introduzione

Core share and HTML view are not available for this content. However, as you have access to this content, a full PDF is available via the ‘Save PDF’ action button.

Tra le molteplici ragioni che sollecitano uno studio del fenomeno Forza Italia, sono precipuamente due quelle da cui muove il nostro articolo. La prima è l'esigenza di fornire un contributo alla conoscenza di un fenomeno così nuovo ed originale da rendere complicato anche il semplice etichettamento. Come altrove, anche in campo politologico il termine più utilizzato per qualificare questo tipo di partito è stato quello di «azienda», che riassume il suo essere frutto di un originale e riuscito esperimento di trasferimento in campo politico di una struttura imprenditoriale e del suo leader. Ma non ne sono mancati altri altrettanto significativi. Nondimeno sembra ormai difficile parlare di flash party dopo otto anni di vita, di partito azienda dopo l'allargamento del reticolo organizzativo, di semplice partito carismatico dopo il parziale processo di istituzionalizzazione che negli anni è intervenuto (Poli 2001). Più utile ci sembra, riprendendo la terminologia proposta anni fa da Panebianco (1982), parlare di «partito elettoralista» (Gunther e Diamond 2002), ovvero di partito organizzativamente snello, le cui funzioni primarie sono la strutturazione del voto e la selezione dei candidati alle elezioni e, dunque, la conduzione della campagna elettorale attraverso tecniche moderne incentrate soprattutto sui mezzi di comunicazione di massa e sull'attrattiva personale dei candidati presentati, in particolare del suo leader.

Summary

Summary

This article analyses the composition of the parliamentary groups of Forza Italia in both branches of the Italian parliament comparing the 1994, 1996, and 2001 data. By so doing it attempts to contribute to a better knowledge of political movement of «Forza Italia», the party founded by the prime minister Berlusconi. After describing the social and political characteristics of the parliamentarian élite, the criteria utilized for the recruitment of the parliamentarians and their places of origin, the article analyses the nature of Forza Italia and the changes the new party brought into the Italian political system. In the end, it raises the question of its suitability to support its leader in order not to repeat the failure of 1994 and questions whether Forza Italia will be able to lead the Italian transition to completion within the mould of a majoritarian democracy.

Type
Ricerche
Copyright
Copyright © 2002 by Società editrice il Mulino, Bologna 

References

Riferimenti bibliografici

Bartolini, S. e D'Alimonte, R. (1995), La competizione maggioritaria: le origini elettorali del parlamento diviso, in Bartolini, S. e D'Alimonte, R. (a cura di), Maggioritario ma non troppo. Le elezioni politiche del 1994, Bologna, Il Mulino, pp. 317372.Google Scholar
Best, H. e Cotta, M. (2000) (a cura di), Parliamentary Representatives in Europe 1848–2000. Legislative Recruitment and Careers in Eleven European Countries, Oxford, Oxford University Press.Google Scholar
Bilie, L. (2001), Democratizing a Democratic Procedure: Myth or Reality: Candidate Selection in Western European Parties, 1960–1990, in «Party Politics», 7, n. 3, pp. 363380.Google Scholar
Bobbio, N. (1996), Tra due repubbliche. Alle origini della democrazia italiana, Roma, Donzelli.Google Scholar
Calise, M. (2000), Il partito personale, Roma-Bari, Laterza.Google Scholar
Cotta, M., Mastropaolo, A. e Verzichelli, L. (2000), Parliamentary Elite Transformation along the Discontinuous Road o f Democratisation: Italy 1861–1999, in H. Best e M. Cotta (a cura di), 2000, pp. 226269.Google Scholar
D'Alimonte, R e Bartolini, S. (1997), Come perdere una maggioranza; la competizione nei collegi uninominali, in D'Alimonte, R. e Bartolini, S. (a cura di), Maggioritario per caso. le elezioni politiche del 1996, Bologna, Il Mulino, pp. 237283.Google Scholar
Di Virgilio, A. (1995), Dai partiti ai poli, in S. Bartolini e R. D'Alimonte (a cura di), 1995, pp. 177232.Google Scholar
Di Virgilio, A. (1997), Le alleanze elettorali. Identità partitiche e logiche coalizionali, in S. Bartolini e R. D'Alimonte (a cura di), 1997, pp. 71136.Google Scholar
Di Virgilio, A. (2002), L'offerta elettorale: la politica delle alleanze si istituzionalizza, in Bartolini, S. e D'Alimonte, R. (a cura di), Maggioritario finalmente? La transizione elettorale 1994–2001, Bologna, Il Mulino, pp. 79129.Google Scholar
Gunther, R. e Diamond, L. (2002), Types and Functions of Parties, in Diamond, L. e Gunther, R. (a cura di), Political Parties and Democracy, Baltimore, The Johns Hopkins University Press, pp. 339.Google Scholar
Hopkin, J. (2001), Bringing the Members Back In?: Democratizing Candidate Selection in Britain and Spain, in «Party Politics», 7, n. 3, pp. 343361.Google Scholar
Katz, R.S. (2001), The Problem of Candidate Selection and Models of Party Democracy, in «Party Politics», 7, 3, pp. 277296.Google Scholar
Lanza, O. e Piazza, G. (2002), Il ricambio dei parlamentari, in Pasquino, G. (a cura di), Dall'Ulivo al governo Berlusconi. Le elezioni del 13 maggio 2001 e il sistema politico italiano, Bologna, Il Mulino, pp. 239273.Google Scholar
LeDuc, L. (2001), Democratizing Party Leaderhip Selection, in «Party Politics», 7, 3, pp. 323341.Google Scholar
Maraffi, M. (1995), Forza Italia, in G. Pasquino (a cura di), La politica italiana. Dizionario critico 1945–1995, Roma-Bari, Laterza, pp. 247258.Google Scholar
Mastropaolo, A. (1993), Il ceto politico. Teoria e pratica, Roma, Nis.Google Scholar
Mastropaolo, A. (1994), Le elezioni politiche del marzo 1994. Vecchio e nuovo nel parlamento italiano, in «Italia contemporanea», 196, pp. 461470.Google Scholar
Mastropaolo, A. (1996), La classe politica parlamentare tra rivoluzione e restaurazione, in «Italia contemporanea», 204, pp. 497508.Google Scholar
Mattina, L. (1995), I candidati, in S. Bartolini e R. D'Alimonte (a cura di), 1995, pp. 233270.Google Scholar
Mény, Y. e Surei, Y. (2001), Populismo e democrazia, Bologna, Il Mulino.Google Scholar
Morlino, L. (2002), The Three Phases of Italian Parties, in Diamond, in L. e Gunther, R. (a cura di), Political Parties and Democracy, Baltimore, The Johns Hopkins University Press, pp. 109–42.Google Scholar
Panebianco, A. (1982), Modelli di partito, Organizzazione e potere nei partiti politici, Bologna, Il Mulino, 1982.Google Scholar
Pasquino, G. (1999), La classe politica, Bologna, Il Mulino.Google Scholar
Pennings, P. e Hazan, R.Y. (2001), Democratizing Candidate Selection: Causes and Consequences, in «Party Politics», 7, n. 3, pp. 267275.Google Scholar
Poli, E. (2001), Forza Italia. Strutture, leadership e radicamento territoriale, Bologna, Il Mulino.Google Scholar
Rahat, G. e Hazan, R.Y. (2001), Candidate Selection Methods: An Analytical Framework, in «Party Politics», 7, n. 3, pp. 297322.Google Scholar
Raniolo, F. (2000), I partiti conservatori in Europa occidentale, Bologna, Il Mulino.Google Scholar
Verzichelli, L. (1997), La classe parlamentare, in Mennitti, D. (a cura di), Forza Italia. Radiografia di un evento, Roma, Ideazione, pp. 4977.Google Scholar
Verzichelli, L. (1999), Il Parlamento dell'incertezza. La fluidità nei gruppi parlamentari dal 1994 (e fino a quando?), in «Polichange. La Newsletter del CIRCaP», 1, giugno, pp. 36.Google Scholar
Verzichelli, L. (2002), Da un ceto parlamentare all'altro. Il mutamento del personale legislativo italiano, in Bartolini, S. e D'Alimonte, R. (a cura di), Maggioritario Finalmente, Bologna, Il Mulino, 2002, pp. 319361.Google Scholar