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LA SCIENZA POLITICA AMERICANA ALL'INIZIO DEGLI ANNI '70

Published online by Cambridge University Press:  14 June 2016

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Introduzione

Il « bilancio » qui presentato intende fornire una rassegna accurata delle tendenze della scienza politica americana e si basa sull'esame di una bibliografia sufficientemente rappresentativa. Per la sua particolare natura di vera e propria indagine empirica il lavoro di Albert Somit e Joseph Tanenhaus, American Political Science: Profile of a Discipline è stato uno dei punti di partenza ed ha rappresentato un utile strumento di verifica.

Type
Rassegne
Copyright
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References

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4. Cfr. Introduction: Advance of the Discipline? , cit., p. 296.Google Scholar

5. Sull'ispirazione decisamente riformatrice e radicale della prima sociologia americana (ovviamente, con significative eccezioni piú moderatamente riformiste e liberali), cfr. Small, Albion W. e Vincent, George E., An Introduction to the Study of Society , New York, American Book Co., 1894. Che la distinzione fra una componente riformatrice e una componente riformista in seno alle scienze sociali americane non sia frutto soltanto di un'arbitraria introduzione di categorie ideologiche caratteristiche del dibattito culturale-politico europeo, è dimostrato, fra l'altro, dalla distinzione fra «structural reformers» e «detail reformers» formulata in proposito da Lewis Coser (cfr. The Functions of Social Conflict, London, Routledge & Kegan Paul, 1956, pp. 16–20).Google Scholar

6. Op. cit. , p. 299.Google Scholar

7. In merito a questo «tremendous increase in the number of practitioners, graduate departments, annual doctoral output, and scholarly journals», si rinvia ai dati raccolti da Somit, Albert e Tanenhaus, Joseph in The Development of American Political Science: from Burgess to Behavioralism , Boston, Allyn and Bacon, 1967, parte 4.Google Scholar

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18. Cfr. Braibanti, Ralph, Comparative Political Analytics Reconsidered , in «Journal of Politics», XXX (1968), pp. 2565.Google Scholar

19. L'importanza crescente del metodo comparato nel campo delle International Relations è messa in evidenza da Deutsch, Karl W., Recent Trends in Research Methods in Political Science , in Charlesworth, J. C. (ed.), A Design for Political Science: Scope, Objectives and Methods , Monograph 6 of the American Academy of Political and Social Science, Philadelphia, December 1966, pp. 149178. Con riguardo alla Political Theory, si veda Gabriel A. Almond, A Developmental Approach to Political Systems, in «World Politics», XVII (1965), pp. 183–215; con riguardo alla Public Administration, si veda Dwight Waldo, Comparative Public Administration: Prologue, Problems and Promise, Paper n. 2 del Comparative Administration Group (1964), istituito con finanziamento della Ford Foundation presso l'American Society for Public Administration.Google Scholar

20. Cfr. «Slavic Review», XXVI (1967), pp. 129.Google Scholar

21. Cfr. Braibanti, , op. cit. , p. 30. A conforto di questo giudizio, si vedano: Kling, Merle, The State of Research on Latin America: Political Science , in Wagley, C. (ed.), Social Science Research on Latin America , New York, Columbia University Press, 1964, pp. 168207; Martz, John D., The Place of Latin America in the Study of Comparative Politics, in «Journal of Politics», XXVIII (1966), pp. 57–80.Google Scholar

22. Cfr. Needler, Martin C., Political Development and Military Intervention in Latin America , in «American Political Science Review», LX (1960), pp. 616626.Google Scholar

23. Braibanti, , op. cit. , p. 33.Google Scholar

24. Cfr. Dahrendorf, Ralf, Die angewandte Aufklärung. Gesellschaft und Soziologie in Amerika , München, R. Piper und Co. Verlag, 1963; trad. it. Società e sociologia in America, Bari, Laterza, 1967, p. 148.Google Scholar

25. Forse, però, Lasswell è il piú letto degli scienziati politici fra gli studiosi delle altre scienze sociali; in un certo senso, il suo vero pubblico è costituito da quella minoranza altamente qualificata che non è sprofondata nel chiuso cunicolo di qualche sotto-disciplina prima ancora di essersi guardata un po' attorno.Google Scholar

26. Cfr. Giannotti, Gianni, La «scienza della cultura» nel pensiero sociale americano contemporaneo , Bologna, Il Mulino, 1967, pp. 156169. Fino all'inizio degli anni '60 questi studi di ispirazione psicologico-antropologica («personalità e cultura») hanno goduto di un credito spropositato nel campo delle relazioni internazionali, quantunque per tempo criticati sia in sede psicologica che di antropologia culturale per la meccanicità dei loro modelli esplicativi e la fragilità delle loro pretese verifiche empiriche.Google Scholar

27. Cfr. Whitehead, Alfred N., Il Processo e la realtà , tr. it., Bompiani, Milano, 1965 (ed. orig. 1929), pp. 420–1. Si noti che ogni traduzione dei termini originali di Whitehead è discutibile; pertanto, abbiamo rispettato la traduzione di Nynfa Bosco, prendendoci solo la libertà, all'ultimo periodo, di sostituire «ogni occasione reale» con «ogni evento reale» per omogeneizzare il testo di W. con il nostro, in precedenza letteralmente fedele allo event di W. e di Lasswell.Google Scholar

28. University Chicago Press, 1930, p. 240.Google Scholar

29. Eulau, , op. cit. , pp. 67 e sgg.Google Scholar

30. L'invito è stato raccolto dal suo allievo G. Almond, oggi influentissimo capofila; ma sorge il dubbio che Lasswell avesse ed abbia un concetto molto piú esigente di cosa debba essere un'analisi veramente developmental. Si può vedere Eulau, Heinz, H. D. Lasswell's Developmental Analysis , in «Western Political Quarterly», XI (1958), pp. 229–42.Google Scholar

31. Cfr. The Analysis of Political Behavior , New York, Oxford University Press, 1948, pp. 202, 208–10, passim. Google Scholar

32. Eulau, , The Maddening Methods …, cit., p. 9.Google Scholar

33. Psychopathology and Politics , cit., pp. 3132 e 37.Google Scholar

34. da Eulau, Citato, p. 13; in Lasswell, Harold D., World Politics and Personal Insecurity , New York, McGraw-Hill, 1935, p. 4.Google Scholar

35. Lasswell, , op. cit. , p. 16.Google Scholar

36. È questo il problema alla base già di General Framework , 1939, dove Lasswell indaga anche se e come, dopo l'emergenza di fenomeni di piú alto livello, il comportamento delle unità al livello piú basso risulterà mutato, dimodoché il loro comportamento seguirà leggi non rilevabili quando non c'è l'intervento del fenomeno emergente. Nella terminologia di Lasswell, la possibilità di analizzare il comportamento a diversi livelli mette in funzione quello che egli ha chiamato alle volte il «principio contestuale» ed alle volte il «principio di indeterminazione». Fenomeni come i «sistemi di valore» possono essere analizzati al loro proprio livello, ma anche in termini del loro sviluppo a partire da livelli presumibilmente anteriori/inferiori. Lasswell ripudia le spiegazioni sulla base di un unico fattore ultimo, ma non vi sostituisce genericamente la «causalità multipla». Mobilitare tutti i livelli d'analisi per spiegare la «molteplicità di eventi» che costituisce qualsiasi fenomeno singolo, come lo «stato», è una strategia dell'indagine; ma occorre contemporaneamente rispettare le obbligazioni specifiche dell'analisi di ciascun livello di emergenza e non confondere su di un unico piano arbitrario i diversi livelli dell'analisi. Cfr. Eulau, H., op. cit. , pp. 1421.Google Scholar

37. Oltre alla probabile familiarità con l'opera del Kroeber, si devono qui considerare i sicuri interessi e la competenza di Lasswell in materia di psicologia della Gestalt, in particolare relativamente al Köhler di The Place of Value in a World of Facts e Dynamics in Psychology, entrambe del 1938. Sono note, d'altra parte, le connessioni originarie fra il gestaltismo e la fenomenologia husserliana; ma sono note anche le notevoli affinità d'impianto fra la metafisica di Whitehead e la fenomenologia di Husserl. C'è, insomma, tutta una trama di fondo assai piú stretta di quel che l'attuale estesissima rete di specializzazioni per campi sempre piú numerosi non lascerebbe pensare.Google Scholar

38. Cfr. Psychopathology and Politics , cit., p. 260 e Configurative Analysis, in World Politics and Personal Insecurity, cit., p. 17 (dove è particolarmente evidente il debito nei confronti di Whitehead).Google Scholar

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45. The Myth of Hyperfactualism cit., p. 390.Google Scholar

46. Ibidem , p. 398.Google Scholar

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