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Variability of clinical and managerial decisions in mental health services of Region Lombardia: the vignette method

Published online by Cambridge University Press:  11 October 2011

Giuseppe Biffi
Affiliation:
CPS Ponte San Pietro (Bergamo)
Giuseppe Cuttitta
Affiliation:
CPS Abbiategrasso (Milano)
Roberto Bezzi
Affiliation:
CPS Castano Primo (Milano)
Germana Magnani
Affiliation:
CPS. Lodi
Daniele Piacentini
Affiliation:
CPS Zogno (Bergamo)
Maurizio Ramonda
Affiliation:
CPS Voghera (Pavia)
Luigina Ferrigno
Affiliation:
Istituto Superiore di Sanitd, Roma
Pierluigi Morosini*
Affiliation:
Istituto Superiore di Sanitd, Roma
*
Indirizzo per la corrispondenza: Professor P. Morosini, Istituto Superiore di Sanità, Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica, viale Regina Elena 299, 00161 Roma. Fax +39-(0)6-445.6686.

Summary

This paper concerns one of the four research projects developed during a training course in clinical epidemiology managed by the Lombardy training centers IREF. Objectives — To compare the recommandations for treatment concerning 9 vignettes derived from the Australian Quality Assurance Project. Setting — Six Mental Health Services of Regione Lombardia. Design and Participants — For each vignette, all psychiatrists working in the 6 Mental Health Services were asked to fill in a questionnaire about treatment location, psychopharmacology, psychotheraphy, priority between psychotherapy and psychopharmacology and degree of difficulty in answering. Results — 44 out of 52 target psychiatrists took part to the study. Remarkable variability for treatment location and psychotherapies; moderate variation for psychodrugs prescriptions and a good agreement for diagnoses were observed. In drugs prescription an eccess of association was observed. The most prevalent model of psychotherapy was the psychodynamic, followed by the cognitivebehavioural and the family-systemic. There was a tendency toward a flexible approach, as suggested by recommendations of different psychotherapeutic models according to the nature of the disorder. No case were judged very difficult; only in 3 cases a judgement of «somewhat difficult» was expressed by more than 20% (but less than 30%) of the psychiatrists. Conclusions — Studies of this type are very easy to carry out and give useful information for continuous training programs and Continuous Quality Improvement projects.

Riassunto

Questo lavoro rappresenta uno dei 4 progetti di ricerca sviluppati durante un corso di epidemiologia clinica organizzato dall'Istituto Superiore di Sanità per conto dell'IREF della Regione Lombardia. Scopo — Confrontare le indicazioni di trattamento fornite dal gruppo di psichiatri relativamente a 9 descrizioni sintetiche di casi clinici e derivate dall'Australian Quality Assurance Project. Setting — Sei Unità Sanitarie Locali della Regione Lombardia. Progetto e disegno dello studio — Hanno compilato i questionari relativi ai casi clinici 44 psichiatri sui 52 operand nei dipartimenti di psichiatria delle 6 USL. Risultati — Si è riscontrata una notevole variabilità per le indicazioni relative a sede del trattamento, psicofarmacologia, psicoterapia, priorità del trattamento; una minore variabilità per le prescrizioni farmacologiche, nelle quali si è notato un eccesso di trattamenti associati, e un buon accordo diagnostico. Per quanto riguarda la psicoterapia si è riscontrato un atteggiamento «eclettico» con modificazioni dell'orientamento psicoterapeutico a seconda della natura del caso. Comunque l'approccio più prescritto è quello psicodinamico, seguito da quello cognitivo-comportamentale e poi da quello sistemico. Gli psichiatri partecipanti non hanno mai giudicato molto difficile la compilazione dei questionari relativi ai singoli casi, raramente hanno espresso un giudizio di «abbastanza difficile». Conclusioni — Studi di questo genere sembrano fornire materiale interessante per corsi di formazione continua e progetti di Miglioramento Continuo di Qualità.

Type
Articles
Copyright
Copyright © Cambridge University Press 1997

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