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The Italian PROGRES project on non-hospital residential facilities
Published online by Cambridge University Press: 11 October 2011
Summary
Objective – The ‘PROGRES’ (PROGetto RESidenze' Residential Project) project has 3 aims: 1. To survey all Italian psychiatric Non-Hospital Residential Facilities (NHRF) (Phase 1); 2. To assess in detail 20% of the NHRFs and the patients living there (Phase 2); and 3. To carry on training programmes for the mental health workers of these facilities (Phase 3). We report here the results of Phase 1. Methods: – All NHRFs were surveyed using a structured interview administered to the manager of the facility. In some cases, this information was supplemented with data gathered from other mental health workers at the NHRFs. Results – On May 31, 2000, there were in Italy 1,370 NHRFs with 17,138 beds, giving an average number of beds per facility of 12.5 and a rate of 2.98 beds per 10,000 inhabitants. This rate varies greatly between regions, with a ratio of 1:10 between the two regions with the lowest and the highest bed rates. Seventy-three percent of the NHRFs have a 24-hour staff coverage; more than 50% are directly managed by the NHS Departments of Mental Health and more than three-quarters of the NHRFs are directly funded by the NHS. In the course of 1999 38% of the NHRFs discharged no patients, and another 32% discharged fewer than 3 patients. In about half of the NHRFs the most common patient age group was 40-59 years. In the Italian NHRFs there are 11,240 full-time mental health workers, plus several thousand half-time staff. The average number of full-time mental health workers in each NHRF is 8.2. In 58% of the NHRFs the operational chief is a psychiatrist; some 40% of the overall number of mental health workers in the NHRFs have no specific psychiatric training. The total number of patients resident in the NHRFs is 15,943; among them, 58% have never been admitted to a mental hospital, 40% have been admitted and a small percentage (1.6%) has been previously admitted to a forensic mental hospital. The availability of NHRF beds is negatively associated with the availability of non-hospital facilities (e.g., community mental health centres, day-centres) and positively associated with the number of beds in private psychiatric facilities in each region. Discussion – The current rate of NHRF beds is higher than the officially recommended national standard (2/10,000 inhabitants). However, there is a great variability between regions, which is related to the overall provision of different types of psychiatric facilities. Most NHRFs provide intensive care, and the continuum of residential facilities with different types of care, support, degree of autonomy, etc. recommended by several authors for the long-term treatment of severe patients with different disabilities, seem to be lacking. NHRFs have a very low patient turnover rate, and this may create problems in the future. Conclusions – The PROGRES project is the first national study ever carried out in Italy to evaluate a specific type of psychiatric facilities in the context of the new system of psychiatric care. When all the data will be available, it will be possible to assess in detail for the first time a national representative sample of severe, long-stay patients and the care they are receiving; on this basis, it will also be possible to recommend evidence-based policies aimed at improving the care of the severely mentally ill.
Riassunto
Scopo – 1. Effettuare un censimento di tutte le Strutture Residenziali (SR) psichiatriche presenti in Italia (Fase 1); 2. Condurre una approfondita valutazione delle strutture e dei pazienti ospitati in un campione rappresentativo pan al 20% delle SR censite (Fase 2); 3. Attivare programmi specifici di formazione per il personale delle SR (Fase 3). Metodi – Per la raccolta dei dati di Fase 1 e stata elaborata una scheda apposita. Questa scheda e stata somministrata, sotto forma di intervista strutturata, direttamente ai responsabili delle SR; in molti casi le informazioni sono state integrate con quelle fornite direttamente da operatori delle SR o dei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM). Risultati – Al termine della Fase 1 sono state censite (maggio 2000) 1370 SR con 4 o più posti residenziali, con un numero totale di posti pari a 17138, un numero medio di 12.5 posti per SR ed un tasso di posti residenziali per 10000 abitanti pari a 2.98 (superiore allo standard del Progetto Obiettivo Tutela della Salute Mentale 1998-2000, pari a 2/10.000). II tasso di posti residenziali e pari a poco meno di 3/4 del tasso stimato da Ruggeri et al. (2000) di pazienti con disturbi mentali gravi e persistenti di tipo psicotico (13.9 per 10000). La dotazione di SR e risultata molto variabile tra le varie aree d'Italia. La maggioranza delle SR (51%) e stata attivata dal gennaio 1997 in poi; circa i tre quarti delle SR hanno una copertura assistenziale 24 ore su 24. I DSM gestiscono direttamente oltre la meta delle SR; la grande maggioranza delle SR (78%) e finanziata direttamente dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). La meta circa delle SR (49%) ospita prevalentemente pazienti compresi nella fascia di eta tra 40 e 59 anni. Per quanto riguarda gli operatori, nelle SR lavorano 11240 operatori a tempo pieno, più una quota significativa di operatori a tempo parziale; il numero medio totale di operatori per SR e di 13.6. Circa il 40% degli operatori delle SR non ha una qualificazione specifica di tipo psichiatrico. Il totale dei pazienti ospitati nelle SR e di 15943; di essi, il 58% non e mai stato ricoverato in Ospedale Psichiatrico (OP), mentre il 40% circa lo e stato; una piccola quota (1.6%) e stata ricoverata in Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG). Infine, nel corso del 1999 il 38% delle SR non ha dimesso nessun ospite, il 31% ha dimesso un massimo di due ospiti, e soltanto nel 31% circa delle SR sono stati dimessi tre o più ospiti. Discussione – Dal PROGRES emerge un'ampia variabilita nella dotazione di SR tra le varie Regioni e P.A., che e correlata alia dotazione di altre strutture assistenziali psichiatriche. La maggior parte delle SR fornisce un'assistenza di tipo intensivo, e sembra mancare quel range differenziato di strutture, in termini di intensita assistenziale, livelli di autonomia, ecc, da molti considerato come ottimale per il trattamento prolungato di pazienti gravi con livelli di disabilita che fluttuano nel tempo. Le SR hanno un ridotto turn-over, il che pone dei problemi rispetto alia possibility di una futura, ulteriore espansione di queste strutture. Conclusioni – Il progetto PROGRES sta fornendo importanti informazioni relative ad un'intera tipologia di strutture, che riveste un particolare rilievo per l'attuale sistema dei servizi psichiatrici. L'esperienza fatta con il PROGRES dimostra inoltre che e possibile, utilizzando le risorse disponibili all'interno del SSN, progettare e portare avanti, con efficienza e in tempi rapidi, progetti di ricerca multicentrici di ampia portata.
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References
BIBLIOGRAFIA
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