Published online by Cambridge University Press: 01 August 2014
Il problema dell'ereditarietà della gemellazione non può dirsi ancora convenientemente risolto (Gedda e Brenci, 1964), benché si possano formulare alcuni postulati:
1) La gemellazione è un fenomeno familiare di tipo ereditario;
2) L'influenza dell'eredità si manifesta in modo più sensibile nello stipite materno che in quello paterno;
3) L'espressione zigotica del fenomeno gemellare (cioè, la variabilità qualitativa e quantitativa della gemellazione) è da ricondurre alla variabilità qualitativa della medesima unità ereditaria;
4) La gemellazione è un carattere che riguarda la madre, ma che si evidenzia solo nella generazione filiale; probabilmente si tratta di un carattere recessivo limitato al sesso.
Le gonadotropine umane usate per la terapia della sterilità femminile hanno prodotto numerose gravidanze multiple non MZ, confermando l'ipotesi che la tendenza a generare gemelli DZ corrisponda a deficit o eccesso di un sistema ormonico controllato dal genotipo (Gedda, 1965). Sarebbe l'eccesso primario di FSH (o secondario, in rapporto a difetto di LH o di progesterone) a provocare la maturazione di più oociti e forse, qualora questa situazione si verifichi a fecondazione avvenuta, a trasformare lo zigote in un protozigote. Anche la gemellazione MZ sarebbe pertanto provocata dal medesimo sistema ormonico, controllato dal genotipo, precedentemente ipotizzato come fattore causale della gemellazione DZ.