Published online by Cambridge University Press: 01 August 2014
L'enuresi primitiva (essenziale notturna) può essere definita come una minzione involontaria che avviene di notte durante il sonno, mentre nel corso della giornata la minzione è normalmente controllata, ed ha perciò caratteri peculiari.
Il notare, a volte, nei bambini affetti da enuresi primitiva la concomitanza di piccoli disturbi psichici o emozionali, di piccolo male, di stati di ipervagotonia o spasmofilia, conferma la natura funzionale complessa dell'affezione, sulla quale influiscono in prevalenza turbe della vita psichica o degli interessi affettivi del bambino. Alcuni dei fattori psichici implicati nell'enuresi (mancinismo, infantilismo nei giochi o discorsi, terrori notturni, fobie) possono anche essere considerati come indice di una incompleta maturazione psichica.
Non vogliamo qui discutere sull'etiopatogenesi della malattia, che è tuttora piuttosto oscura. La maggioranza degli autori considera l'enuresi primitiva come un disturbo funzionale complesso, non legato ad alterazioni dell'innervazione o della maturazione delle strutture nervose e muscolari preposte alla funzione vescicale, ma piuttosto riportabile ad alterazioni (o ritardo) del meccanismo volontario della minzione.
Si parla di enuresi primitiva quando il controllo anche notturno della minzione non è stato raggiunto entro i primi tre anni di vita. Secondo Harrison (1967), a 5 anni l'enuresi è presente nel 15% dei maschi e nel 10% delle femmine, a 9 anni nel 5%. Il disturbo cessa spontaneamente alla pubertà in quasi tutti i casi.