No CrossRef data available.
Published online by Cambridge University Press: 01 August 2014
L'uso della cinematografia nello studio delle reazioni comportamentali è stato applicato da diversi autori. Definito da Gesell (1952) «cinemanalisi», tale metodo è stato dallo stesso autore proposto per uno studio metodico del comportamento dei gemelli. Successivamente, Splinder (1955) impiegò la cinematografia per uno studio sul comportamento globale di otto coppie gemellari MZ e quattro coppie DZ, mentre Freedman (1961) la utilizzò nella diagnosi di zigotismo. Infine, Gedda e Neroni (1955) — considerando la cinematografia quale mezzo tecnico di ricerca, in quanto causa di determinate reazioni — sottoposero 56 coppie di gemelli alla visione di film umoristici ed ansiogeni, riprendendone le reazioni posturali e mimiche.
Considerando che, oltre a permettere l'osservazione del comportamento nella sua dinamica globale, esso ne consente l'analisi nelle sue frazioni istantanee (1/24 di sec), il metodo cinematografico è stato da noi utilizzato per un'analisi del movimento. Nel presente lavoro riferiamo le nostre osservazioni sull'analisi del gesto del disegnare. Poiché questo gesto si può considerare prevalentemente condizionato dall'educazione e dall'ambiente culturale, abbiamo ritenuto che l'eventuale dimostrazione di una seppur minima componente ereditaria assumesse un particolare significato.
Questo lavoro fa parte di una ricerca eseguita con un contributo del CNR.