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Published online by Cambridge University Press: 01 August 2014
Precedenti ricerche popolazionistiche (Witkop-Oosternyk, 1957), genealogiche (Aycock, 1942) e gemellari (Herndon e Jennings, 1951; Masini, 1953; Rainero e Terragna, 1959; Di Raimondo e Pedone, 1964) hanno portato dati consistenti a favore dell'ipotesi di un'influenza del genotipo dell'ospite nel trasformare la semplice infezione da virus polio in malattia paralitica. Rimangono aperti, tuttavia, molti problemi riguardanti la reale estensione e le modalità operative, cioè, la fenogenesi, di un tale condizionamento genetico.
È dunque parso utile portare un contributo personale con un'analisi — condotta parallelamente in coppie di consanguinei, a livello qualitativo (presenza), quantitativo (entità) e cronologico (tempo) — delle fasi acuta ed evolutiva della malattia.
Sono state studiate 71 coppie consanguinee di poliomielitici (43 coppie di gemelli, 19 di fratelli, 2 di cugini, 2 padre-figlio, 2 zia-nipote), per alcune delle quali soltanto è stato possibile condurre un sufficiente studio longitudinale.
Esaminando, in questa sede, le sole coppie gemellari, osserviamo, soprattutto per la classe MZ, una notevole concordanza, a livello sia quali-quantitativo che temporale, come risulta dai seguenti esempi.